Chitarra elettrica, organo, batteria e la voce potente e raffinata di Martha High, “la Diva del Soul-Funk planetario”, famosa per essere stata la leader delle cantanti che hanno accompagnato live e in studio il leggendario James Brown per oltre trent’anni.
La cantante americana, sul palco insieme ai The Soul Cookers (Tony Match alla batteria, Leonardo Corradi all’organo e Roy Panebianco a chitarra e cori), ripercorre la sua carriera attraverso le principali canzoni e un repertorio che dal 1972 ad oggi spazia tra il soul, il jazz e il funk.

È studio, e non potrebbe essere altrimenti. È studio del sound, del suono della chitarra in particolare, per estendersi al sound del gruppo in generale.

È lavoro intenso dedicato alla creazione di un qualcosa di unico, nel quale confluisce il suono moderno dell’organo, così simile a quello che Roy aveva in testa, interpretato per giunta dal giovanissimo organista Leonardo Corradi (Tony Monaco, Dado Moroni, Bobby Watson), che come pochi riesce a rendere l’idea di soul, di anima. Un’anima jazz che persiste, avvalorata dal contributo di artisti quali il sassofonista Daniele Scannapieco (Dee Dee Bridgewater, High Five), e il batterista Fabio Accardi (Indigo4, Stefano Bollani, Dave Liebeman).

È dall’insieme di queste energie e sinergie che nasce Soulside, un intenso trip musicale da ascoltare e da vivere, da sentire e da percorrere. È da tutto ciò che nasce un viaggio musicale da affrontare insieme. Da sentire, nel senso più profondo del termine.

Il giovane e talentuoso chitarrista calabrese propone solo di salire a bordo, per godere di un’intensa armonia musicale, composta unicamente di scritture originali, così come originalissima risulta essere l’unica cover, una stupenda rivisitazione di Clocks dei Coldplay.
La sensazione è quella di trovarsi a bordo di un treno, e di osservare il paesaggio che cambia, fuori dal finestrino, si evolve e si contamina, per arrivare ad una destinazione sconosciuta ai più.
E sulla consapevolezza di tutto questo si potrà addirittura perdonare, se l’ultimo augurio verrà dispensato in un’altra lingua:
Have a good trip

SOLO è un progetto in cui si cerca la parte più introspettiva, intima, ma allo stesso tempo ritmica e coinvolgente.

Un lavoro in solo, con l’ausilio della loop station, chitarra acustica e classica ed effetti. Partendo da un’idea di colore o da un groove, si costruisce una linea melodica…we’re coming !